Qual è l’altra faccia della luna? Quella momentaneamente non illuminata dal sole e dunque in ombra. Quella che, come la quasi totalità di ciò di cui si compone l’universo, esiste indipendentemente dalla percezione dell’uomo, ma che quest’ultimo, essendo impossibilitato a vederla, tende a credere che non ci sia. E quante facce della luna, volendo provare a dipanare il gomitolo di tale eloquentissima metafora, potremmo individuare nel nostro presente, in noi e tra noi? La storia dell’arte si configura come una disciplina emblematica in tal senso. Quanti artisti meridionali attivi negli ultimi decenni del secolo scorso, ad esempio, oggi non ricevono l’adeguato riconoscimento del loro percorso a causa della scelta di rimanere in un contesto (pubblico e privato) per lo più disinteressato a fornire loro alcun supporto (e tale circostanza, ahimé, col tempo non ha probabilmente agevolato lo sviluppo delle loro potenzialità)? Il Poverismo è davvero l’unico volto, o l’unico volto realmente d’avanguardia, dell’arte italiana a cavallo tra gli anni ’60 e ’70? E la Transavanguardia, pur ammettendo che essa non si risolve in un semplice “ritorno alla pittura” e neanche in “un ritorno alle tecniche tradizionali”, come pure si continua a ripetere, ma consiste piuttosto in un atteggiamento nomadico, quanto predatorio nei confronti di linguaggi più e meno recenti, esaurisce realmente il discorso sugli anni ’80? A quest’ultima domanda intende rispondere (negativamente e attraverso i fatti) la mostra della Fondazione Noesi, pur senza ovviamente accampare alcuna velleità di completezza, ma partendo piuttosto dalla specificità della propria esperienza, di chi, prima a Martina Franca poi a Roma, a quell’epoca esplora in prima persona “l’altra faccia della luna”. Essa è costituita tanto dagli artisti allora esordienti quanto dai molti che, già protagonisti della stagione passata, continuano, pur risentendo indubbiamente del clima di riflusso, a muoversi nel solco delle proprie ricerche.

Gli artisti

Nicola Carrino
Pietro Coletta
Claudio D’Angelo
Piero Di Terlizzi
Carlo Guaita
Paolo Laudisa
Antonio Paradiso
Rammellzee
Tommaso Tozzi
Michele Zaza

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